Quella che stiamo vivendo è una settimana molto importante per il Real, visto che la prima squadra si prepara a disputare una delle ultime partite del 2015, che è anche una delle più delicate di questa stagione.
Volevamo, quindi, chiarire 3 punti:
1- La società del Real è formata da dirigenti, che fanno i salti mortali, cercando sempre di fare il meglio per i loro tesserati. Con errori e scelte azzeccate, con incertezze e sicurezze, si tenta di portare avanti un progetto serio, che è stato chiaro fin dall'inizio. A loro spettano le decisioni fuori dal campo, che vengono prese, di volta in volta, ragionando collettivamente.
2- I giocatori del Real sono, fin qui, sempre stati fantastici. A loro tocca il dovere di allenarsi bene, di essere sempre presenti e di tentare di fare il massimo sul campo, portando avanti un modello di impegno ben chiaro.
3- Società e giocatori si muovono insieme, per tentare sempre di aiutarsi e di migliorarsi.
Domenica è stata persa meritatamente una partita, il risultato finale recita uno 0 a 3 piuttosto netto, quindi: i giocatori devono pensare unicamente a quello che è successo in campo, assumendosi le loro responsabilità e provando a migliorare e correggere gli errori.
La società ha stabilito che, per questo caso unico ed eccezionale, la sconfitta era giusta e meritevole, decidendo di non procedere in alcun modo, di non effettuare il ricorso per la posizione irregolare di un calciatore avversario, non contestando l'esito del match in altre sedi eventuali.
I dirigenti si sono presi le loro responsabilità, per quanto difficile potesse essere (anche per una squadra, come la nostra, che lotta e lotterà per la salvezza).
Nel bene o nel male, in quello che il futuro ci dirà, siamo convinti di aver provato a fare la cosa giusta, convinti che non per forza un risultato sia il corretto biglietto da visita di una squadra (o di una persona) e che non per forza il valore si racchiuda in 'quello che fanno tutti gli altri'. Tra limiti e mancanze, così è stato deciso.
Ai giocatori chiediamo di fidarsi di un gruppo di dirigenti che fa di tutto per loro e di continuare a pensare al campo, evitando di deconcentrarsi proprio in una settimana tanto delicata.
La partita contro la Modenese è stata persa, ma domenica a Palagano, non lunedì sera. Non possono, quindi, esserci scuse, nè alibi, nè scarica barili.
Noi, tutti insieme, dobbiamo volere unicamente una cosa: domenica dobbiamo andare a Formigine al massimo, per fare vedere il valore del Real Dragone.
Vogliamo che sia il campo della Miccia a parlare per tutti senza bisogno di parole: belli carichi, belli uniti!
Forza Real!
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