giovedì 30 novembre 2023

Un match leggendario

Un mercoledì sera da leoni. Dimenticate la Champions League, lasciate perdere il Real Madrid e il PSG, superate il Tiki taka e gli scatti di Mbappè: il vero show è andato in scena al campo "Marco Van Basten" di Palagano.



Con la temperatura media intorno ai meno 2 gradi, sono stati i Dragoni a riscaldare la serata, dando vita ad una sfida incendiaria con la Virtus Ancora. Le due formazioni si stanno contendendo il vertice della classifica, superando le aspettative e viaggiando ad un ritmo folle in questo campionato.

Chiaramente, nel pre-gara la tensione era tanta che si poteva tagliare con un coltello, come è testimoniato da questi esclusivi scatti:




Ma mister Vitto è riuscito a caricare gli animi dei suoi giocatori, con un discorso toccante, al quale lavorava febbrilmente da giorni: 
"Mi chiamo Massimo Decimo Meridio, comandante dell'esercito del Nord, generale delle legioni Felix, servo leale dell'unico vero imperatore Marco Aurelio. Padre di un figlio assassinato, marito di una moglie uccisa... e avrò la mia vendetta... in questa vita o nell'altra". 
Mentre Vitto disegnava sulla lavagnetta una strana strategia di avanzata, con tecnica a tenaglia, per contrastare certi "maledetti barbari", di cui nessuno ha capito bene posizione e origine, mister Tzed ha completato la parte motivazionale con un'ardita similitudine:
"Questo match sarà come una tappa del Giro d'Italia: all'inizio ci sarà freddo, perché l'aria in faccia non è bella, perché poi ti viene mal di gola e inizi a sentire quel pizzichino alle tonsille e dici: 'Ecco, ricominciamo'. Ma poi ti scaldi e pensi a chi te lo ha fatto fare, che potevi stare a letto o a guardare Netflix tranquillo, invece di fare fatica in mezzo a sto gruppo di olandesi. Olandesi? Ehy, ma magari potrebbero aiutarmi a rilassarmi, adesso gli chiedo... 
Insomma ragazzi, stasera ci sarà da pedalare".

Il risultato dei discorsi è stato questo:


Nonostante una certa confusione mentale, il freddo pungente ha risvegliato le menti e i Dragoni hanno iniziato subito bene la gara, colpendo pali e traverse, creando occasioni, per poi subire gol al primo tiro degli avversari. Questa è una caratteristica tipica del Real, che quando gioca in casa pensa sempre a fare gli onori giusti nei confronti degli ospiti.

Finito il bon ton, i Dragoni sono saliti in cattedra, mettendo in mostra un duo avanzato Z9-Giami che ha un feeling paragonabile solo a quello tra Tommy e il suo vecchio camper. C'è dell'amore, della confidenza con acceleratore e freno, ma forse anche un'intimità di cui non vogliamo sapere nulla. E le foto sul telefono di Z9 lasciano poco spazio all'immaginazione:

Altro grande protagonista del match è stato Biff, che, tra serpentine e conclusioni da fuori, si sta rivelando un mattatore incredibile soprattutto tra le mura amiche. È stato lui, infatti, a meritare il premio "Van Basten" della serata, come man of the match, che consiste in una foto autografata del "Che".
La gara è proseguita tra continui cambi di fronte, sorpassi e controsorpassi, con infinite emozioni, concludendosi con una vittoria memorabile del Real, in quella che probabilmente verrà ricordata come la miglior prova fin qui del nostro calcio a 7.



Ahinoi, ci sono però anche due note negative da segnalare: prima della fine della gara, il freddo ormai polare ha mietuto alcune vittime. 
Rimanendo sempre fermo immobile, Tzed è sparito dai radar, smettendo di fare il guardalinee e dandosi alla macchia. Oltre al lupo di Santo Stefano, quindi, ora nei boschi palaganesi si aggira anche un mammifero di discrete dimensioni, affamato e, soprattutto, dannatamente assetato. Se lo notate, non avvicinatevi, ma attiratelo verso casa sua promettendogli una media 

Altro evento grave è successo al nostro Vitto: immobile in panchina, il mister è stato vittima del gelo ed ha avvertito i peggiori sintomi da ibernazione. Come gli scalatori sull'Himalaya, verso fine gara ha iniziato a stracciarsi i vestiti, ripetendo di avere un caldo insopportabile. Ovviamente è stato portato negli spogliatoi, ma per diverse ore è rimasto convinto di essere "Bambino" di "Lo chiamavano Trinità". Ora, dopo varie porzioni di fagioli bollenti, la situazione pare fortunatamente rientrata.


Nessun commento:

Posta un commento