Per il Real, il recupero del mercoledì sera in casa degli Eagles diventa una lotta nel fango. A Sassuolo, infatti, ci sono tutti gli elementi perché la sfida riguardi tutto tranne il calcio: c'è buio, campo pesante, piccolo e con un fondo di gioco che rende molto difficile anche il passaggio più semplice.
Si respira aria di calcio storico, quello da veri campi di provincia e i Dragoni impiegano un po' a capirlo: provano il giro palla dal basso, cercano di salire palla al piede, ma tutto è impossibile. Non è serata per le manovre. Si procede a contrasti, lanci lunghi e calci piazzati, con la certezza che saranno i rimpalli e gli episodi a decidere la gara.
I padroni di casa, più abituati alle condizioni, alzano il ritmo, guadagnano vari corner e punizioni, mettono in area palloni pericolosi e sfiorano il gol in almeno tre occasioni importanti. Il Real soffre, stringe i denti e chiude il primo tempo a reti inviolate.
Nello spogliatoio qualcosa si aggiusta: archiviate le idee di un gioco lineare, il Real torna in campo con un atteggiamento diverso, sapendo di dover correre sul binario dell'agonismo e della lotta calcistica. L'intensità sale, i ragazzi subentrati portano energia e nuove soluzioni e gli episodi iniziano a girare. Arrivano le prime limpide occasioni per i Dragoni e, dopo che gli avversari rimangono in inferiorità, arriva anche la rete del vantaggio: Raffy sfugge a sinistra, bel controllo in corso e tocco a sorprendere il portiere in uscita.Ci sono partite e partite, alcune da bel calcio altre da gioco frammentato, alcune da controllare altre da rincorrere, alcune in cui provare la fuga altre da ribaltare in extremis: bisogna sapersi adattare, non perdere il controllo, rimanere in gara sempre e provare a sfruttare le situazioni. Bravi Dragoni, è stata una dura lotta!!


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