lunedì 16 settembre 2024

Un severo benvenuto

La Seconda Categoria ha accolto il Real Dragone con estrema severità, ricordandoci quanto pesi il salto di categoria.


Contro il San Vito, i Dragoni iniziano con un po' di timore e, nonostante siano davanti al pubblico amico, inizialmente le gambe sono legate. In un match molto contratto ed equilibrato, sono così gli ospiti a passare in svantaggio, colpendo su una distrazione locale.
La doccia fredda ha però il merito di risvegliare i Dragoni, che impiegano un attimo a pareggiare i conti, con Marco bravo a realizzare un calcio di rigore.

In perfetto equilibrio, sono proprio i padroni di casa a creare le migliori occasioni da rete, arrivando in varie occasioni al tiro da buona posizione, ma la mira è difettosa e il risultato non si sblocca.
Nonostante fasi di gioco abbastanza confuse, fatte di continui lanci in profondità poco fruttuosi, il Real spreca nuovamente alcune opportunità da gol clamorose, compreso un palo colpito e una rete fallita da pochi passi.

Le legge del calcio è spietata e a gol fallito risponde un gol segnato: il San Vito arriva alla conclusione, Benne respinge e sulla ribattuta un giocatore avversario è il più veloce ad insaccare.

A nulla servono gli ultimi tentativi dei padroni di casa, che ancora una volta si dimostrano poco lucidi in fase realizzativa.

La prima partita deve insegnare subito alcune preziose lezioni:

- quando il Real ha combinato azioni giocate, senza farsi trascinare dall'ansia e mantenendo la pazienza di giocare a calcio, ha costruito le occasioni più limpide.

- in zona gol, serve maggiore calma e freddezza: le occasioni arrivano, ma bisogna anche essere lucidi per sfruttarle. E calciare in porta è sempre il primo passo...

- in campo ci si deve aiutare di più, soprattutto quando il compagno è agitato o in difficoltà. Chiamandosi, incitandosi e, soprattutto, ricordandosi le giocate e le marcature, tutti sono facilitati a rimanere concentrati. Il mutismo non aiuta la squadra.

- Dal primo all'ultimo secondo serve il massimo: le gare sono sempre aperte, i risultati si possono conquistare anche in extremis, quindi ogni attimo è prezioso. 

- la tensione deve finire prima della gara: in settimana si lavora per.la domenica, si prepara il match, si deve pretendere di curare ogni aspetto. E il giorno della partita si mette in pratica tutto, dando il massimo. Timori e preoccupazioni non servono a niente. Giochiamo a calcio e dobbiamo, prima di tutto, divertirci a farlo.

- Chi parte, chi subentra, chi rimane in panchina: tutti sono fondamentali per aiutare la squadra a mantenere il livello alto in ogni momento, dagli allenamenti alle partite. Tutti si giocano il posto, tutti devono mettere in difficoltà il mister, tutti sono tasselli fondamentali. Dopo le sconfitte ci si rialza subito, dopo le vittorie non ci si esalta: lavoro a testa bassa e gioco. Il resto rimane fuori.

Serve il massimo sempre, lo sapevano e il primo match ce lo ha ribadito. Forza Dragoni, una nuova Settimana ci attende!

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