LE PAGELLE DEL CAPITANO STOPARDI:
POLLY 7: Neanche il tempo per scaldarsi i
guanti e la sfera è già infondo alla rete. Decide di riscattarsi alla grande,
dopo aver visto sulle tribune una specie di fotografo pronto ad immortalare le
azioni salienti del match. L’edizione online di Tuttosport non si è lasciata
scappare l’occasione ed ha pubblicato alcune parate plastiche, del tutto
inutili ,del leoncino. “Vanitoso”
RICKY 7,5: Più potente
del Dash. Gialli,neri, rossi; macchie d’olio e di grasso, lui pulisce tutto
senza fare troppi complimenti. Cancella dal campo gli avversari,come se fossero
macchie di sugo. Il maestro del pulito. “Omino
Bianco”
MARCHINO 6,5: Duro e puro come quei boscaioli finlandesi, capitati per
errore ad una serata di gala. Imbraccia l’accetta ed abbatte chiunque si
avvicini; non importa se uomini o abeti secolari, l’importante è comunque abbattere.” Lumberjack”
MASSI 6: Il Golden Boy vive il primo caso di ubiquità al mondo. Ieri
si trovava sia sul rettangolo verde, sia
sul divano di casa tra le braccia dell’avvenente fidanzata. Appena entra in
campo viene completamente abbagliato dalla mancanza di stile di un
avversario,tanto da esser costretto a svirgolare il pallone. Il resto del match
lo vede vagare svogliatamente, pensando al suo alter ego in dolce compagnia.
Addirittura ad un certo punto, nota, sul ciglio della strada una limousine
bianca dalla quale scende una “coniglietta”,che lo invita a lasciare il
campo. Per un secondo ci pensa. Alla
fine,però, decide di rimanere fedele a fidanzata e club. “Opaco”
SEBA 7,5: Uno splendido jukebox che ogni famiglia dovrebbe gelosamente
possedere e custodire. Inserisci una
monetina e lui seleziona repertori
unici. Corsa continua, dribling fulmineo, fantasia da giocatore
brasiliano e imperturbabilità finlandese, ne fanno un giocatore unico.
Soprammobile irrinunciabile. “Prezioso”
BUFFI 7,5: Un vero e
proprio gallo da combattimento. Tutti i boss della malavita se lo contendono,
averlo significa vittoria assicurata. Perfetto e preciso nelle esecuzioni, non
lascia scampo alle vittime designate.
“Killer”
FABIO 7: Un tornado sulla fascia di
competenza. Taglia la difesa avversaria come il burro. Un anguilla
inarrestabile. “Sgusciante”
PAOLO 9: Steven Spielberg penserebbe a lui,
per un remake in chiave pallonara di Et.
Personaggio tenero e commovente. Dotato di qualità fuori dal comune. Ieri c’era
proprio ET in campo. A fine partita
Dave, visibilmente commosso dalla prestazione, ci ha fatto rivivere la scena
struggente dell’addio tra Elliot ed Et.
Chissà se li rivedremo così. “Extraterrestre”
FULLO 7,5: Il più grande
esponente vivente dell’utilitarismo benthamiano. Il buon vecchio Jeremy sarebbe stato onorato
di conoscerlo. Ai suoi allievi avrebbe certamente detto di ispirarsi a
lui. La sua filosofia di gioco è la
seguente: il minor sforzo per la maggior felicità. Tutto quello che tocca si
trasforma in oro. “Re Mida”
ALBI 7: Meno bello e fulgido del solito.
Garantisce una prestazione da standard certificato; probabilmente bisognerebbe
clonarlo. “Iso 9001”
LINNA 6,5: Si batte come un leone, è il “Rambo
degli ultimi 20 metri. Se ricordate, Kluivert fu un vero e proprio paracarro al
Milan non faceva goal neppure con la matita; poi si trasferì al Barcellona e
divenne un bomber. La morale della favola è che noi siamo il Barcellona e non
il Milan, quindi tra poche settimana si trasformerà. “Battagliero”
DANI 6,5: Prestazione da ladro di autoradio
degli anni 70. Gioco molto concreto, meno classe più sostanza. Preferisce
spaccare il vetro della portiera,piuttosto che scassinare la serratura. “Concreto”
MUSCOLO 6,5: Diligente ed ordinato, segue
pedissequamente le indicazione del mister. Si prende qualche licenza in fase
offensiva, spingendo con la solita classe. Inventa meno del solito. “Buono”
IL GONZO 7,5: Quando entra
spacca letteralmente la partita. Ha una sensibilità di calcio,che ben pochi
nella squadra possono vantare. Ha un andatura dinoccolata che disorienta
puntualmente gli avversari. È come la pantera rosa, nessun furto gli è
impossibile. Si incunea in area, viene affossato clamorosamente da un avversario,ma l’arbitro, scagnozzo
dell’ ispettore Closeau, non gli concede la meritata gioia del rigore. “ Mai una gioia, tutti lo vogliono
scontento”.
Nessun commento:
Posta un commento