lunedì 21 dicembre 2020

Un lampo nella nebbia

 Iniziamo a raccontare i migliori gol che competono per aggiudicarsi il titolo di più bella rete della storia del Real Dragone. Mentre voi votate (cliccando qui accanto), noi partiamo da una magia, da un lampo in mezzo alla nebbia...



La stagione 2013-2014, per i Dilettanti CSI è di rodaggio: una squadra alla prima esperienza, tanti ragazzi che non si conoscono, l'entusiasmo iniziale e gli equilibri ancora da trovare. I risultati sono altalenanti e mister Bazza fa ruotare tutti i giocatori a disposizione, cercando di capire i ruoli e di stabilire le gerarchie, ma le individualità attese ancora faticano ad emergere e la classifica ne risente. 

Siamo a inizio novembre, il campionato procede da due mesi, è un sabato pomeriggio e il Real è di scena a Farneta. Sale la nebbia, la pioggia cade fine e gelata, la giornata richiama il divano e il primo camino acceso, invece i dragoni sono lì, a lottare nel fango. La squadra fatica e il primo tempo è caratterizzato da più ombre che luci: tanta agitazione, la palla scotta e i minuti scorrono lenti, perdendosi mestamente tra falli, polemiche e duelli sulla mediana. Di occasioni non se ne parla. E la nebbia sale.

In attacco, mister Bazza ha optato per una coppia piuttosto mal assortita e tutti borbottano nel vedere di nuovo Luca Turrini seduto in panchina. Turro, aggregato anche alla prima squadra, è un lusso per i Dilettanti e il fatto che non sia titolare fa gridare allo scandalo, ma è scelta tecnica, quindi amen.

Mancano 20 minuti e la partita è congelata, quasi letteralmente, visto che il freddo si è fatto pungente e gli spettatori stanno meditando di salutare anzitempo. Intanto proseguono i cambi e, al 76', tocca anche a Turro. L’attaccante di Frassinoro entra di corsetta, zampetta evitando le zone più fangose e, come suo solito, finge di far la prima punta, per svariare su tutto il fronte, cercando lo spazio giusto. Qualche sponda, qualche apertura, ma il guizzo non arriva.

Il pareggio pare segnato e tutti se lo sentivano fin dai primi minuti di gioco. Si poteva stare a casa, si evitava di prendere freddo, che tanto era tutto scritto.

L'arbitro assegna un calcio d'angolo per il Real e, ovviamente, è Medio che deve batterlo. L'esterno mancino, di solito preciso, calcia stranamente lungo, con la palla che sorvola tutta l'area, per arrivare vicino alla linea opposta esterna dell'area stessa. La difesa ospite fa un passo in avanti, i locali sono ancora a testa alta, finendo di seguire la traiettoria della sfera, solo un giocatore è nel posto giusto, al momento giusto: Turro. L'attaccante di Frassinoro ha evitato di chiudersi in mezzo all'area, ha immaginato una palla fuori e ora la sta aspettando: stop? Controllo e poi un contro-cross? Passaggio al centro di prima? Le opzioni possibili, vista la posizione defilata, non sono molte, ma Turro non le valuta: un passo ed è in aria, impatta la palla con il destro, per una semirovesciata da non credere. La sfera schizza verso la porta, andando dalla parte opposta, come in flipper. Effetto a rientrare, il portiere nemmeno si muove, il pallone vola a fil di palo. Possibile che venga segnato un gol così a Farneta, nei Dilettanti, in un sabato pomeriggio in mezzo alla nebbia?

Andrebbe rivisto, ma le immagini mancano. Rimane tutto negli occhi, per chi è stato abbastanza fortunato di vederlo. 



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