Iniziamo a raccontare i migliori gol che competono per aggiudicarsi il titolo di più bella rete della storia del Real Dragone. Mentre voi votate (cliccando qui accanto), noi partiamo da una magia, da un lampo in mezzo alla nebbia...
La stagione 2013-2014, per i
Dilettanti CSI è di rodaggio: una squadra alla prima esperienza, tanti ragazzi
che non si conoscono, l'entusiasmo iniziale e gli equilibri ancora da trovare.
I risultati sono altalenanti e mister Bazza fa ruotare tutti i giocatori a
disposizione, cercando di capire i ruoli e di stabilire le gerarchie, ma le
individualità attese ancora faticano ad emergere e la classifica ne
risente.
Siamo a inizio novembre, il
campionato procede da due mesi, è un sabato pomeriggio e il Real è di scena a
Farneta. Sale la nebbia, la pioggia cade fine e gelata, la giornata richiama il
divano e il primo camino acceso, invece i dragoni sono lì, a lottare nel fango.
La squadra fatica e il primo tempo è caratterizzato da più ombre che luci:
tanta agitazione, la palla scotta e i minuti scorrono lenti, perdendosi
mestamente tra falli, polemiche e duelli sulla mediana. Di occasioni non se ne
parla. E la nebbia sale.
In attacco, mister Bazza ha
optato per una coppia piuttosto mal assortita e tutti borbottano nel vedere di
nuovo Luca Turrini seduto in panchina. Turro, aggregato anche alla prima
squadra, è un lusso per i Dilettanti e il fatto che non sia titolare fa gridare
allo scandalo, ma è scelta tecnica, quindi amen.
Mancano 20 minuti e la partita è
congelata, quasi letteralmente, visto che il freddo si è fatto pungente e gli
spettatori stanno meditando di salutare anzitempo. Intanto proseguono i cambi
e, al 76', tocca anche a Turro. L’attaccante di Frassinoro entra di corsetta,
zampetta evitando le zone più fangose e, come suo solito, finge di far la prima
punta, per svariare su tutto il fronte, cercando lo spazio giusto. Qualche
sponda, qualche apertura, ma il guizzo non arriva.
Il pareggio pare segnato e tutti
se lo sentivano fin dai primi minuti di gioco. Si poteva stare a casa, si
evitava di prendere freddo, che tanto era tutto scritto.
L'arbitro assegna un calcio
d'angolo per il Real e, ovviamente, è Medio che deve batterlo. L'esterno
mancino, di solito preciso, calcia stranamente lungo, con la palla che sorvola
tutta l'area, per arrivare vicino alla linea opposta esterna dell'area stessa.
La difesa ospite fa un passo in avanti, i locali sono ancora a testa alta,
finendo di seguire la traiettoria della sfera, solo un giocatore è nel posto
giusto, al momento giusto: Turro. L'attaccante di Frassinoro ha evitato di
chiudersi in mezzo all'area, ha immaginato una palla fuori e ora la sta
aspettando: stop? Controllo e poi un contro-cross? Passaggio al centro di
prima? Le opzioni possibili, vista la posizione defilata, non sono molte, ma
Turro non le valuta: un passo ed è in aria, impatta la palla con il destro, per
una semirovesciata da non credere. La sfera schizza verso la porta, andando
dalla parte opposta, come in flipper. Effetto a rientrare, il portiere nemmeno
si muove, il pallone vola a fil di palo. Possibile che venga segnato un gol
così a Farneta, nei Dilettanti, in un sabato pomeriggio in mezzo alla nebbia?
Andrebbe rivisto, ma le immagini
mancano. Rimane tutto negli occhi, per chi è stato abbastanza fortunato di
vederlo.
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