La formazione di mister Vitto continua a viaggiare a punteggio pieno, conquistando una vittoria molto preziosa contro il Real Tortellino.
Per rendere la sfida più interessante e confondendo chiaramente la partita con un duello da fare west, le due squadre si erano date appuntamento al tramonto, direttamente nell'occhio del ciclone e, quando la pioggia diventa così battente da non riuscire a tenere gli occhi aperti e il vento tanto forte da fiondare il pallone di qua e di là, i giocatori scendono in campo.
Le maledizioni irripetibili dell'arbitro si perdono nel rombo della tempesta, ma il fischio d'inizio arriva sorprendentemente alle orecchie dei calciatori, che provano a correre nella galleria del vento.
Nel tempo di capire perché un lunedì sera qualsiasi uno si debba trovare proprio lì, al gelo e nel mezzo di una burrasca, gli avversari segnano con spietata rapidità. Visto il clima, però, la doccia gelata non si sente un gran che e i Dragoni reagiscono immediatamente.
Mentre la panchina imbarca acqua pericolosamente, tanto da costringere i giocatori a calare le prime scialuppe, in campo si sguazza ancora abbastanza bene e Pugno, Biff e Simmi capiscono in fretta che le scivolate vengono una meraviglia.
Il forcing si alza a dismisura, i Dragoni spingono e il pari arriva con un colpo di testa di Perry, che, quando stacca i piedi da terra, prende velocità e anticipa tutti: in porta finiscono sia lui che la palla. Il Real chiede il doppio gol, ma l'arbitro ignora il regolamento e segna 1 a 1.
Simmi, da calcio di punizia, trova il vantaggio, facendo schizzare la palla sulle pozze: facendo almeno 7 rimbalzi sull'acqua, si aggiudica anche il primato italiano di rimbalzello.
Sconfitti in più discipline, gli avversari perdono fiducia e iniziano ad arrancare: due chiedono il cambio perché non sanno nuotare, un altro viene espulso perché ha iniziato a giocare con le mani (e si sa, gioco di mano...), confondendosi con la pallanuoto.
Nel caos generale, due palloni nuovi di pacca finiscono nel bosco e nessuno si attenta ad andare a recuperarli, visto che da settimane la zona è infestata da un branco di lupi, che tiene in scacco gli abitanti di Santo Stefano.
L'ultimo pallone rimasto è chiaramente pieno d'acqua e, pesando come un macigno, nessuno lo riesce ad alzare da terra. Inizia, così, un Tiki taka di catalana memoria, in cui Zordi e Jhonny si trovano a meraviglia, chiudendo il match definitivamente.
Mentre l'arbitro ringrazia tutti con dolci parole per la piacevole serata montana, che gli costerà una polmonite, e gli avversari preparano le canoe per scendere a valle, i Dragoni possono festeggiare: sentendosi ormai pienamente delfini, a volte si dice salgano in superficie per scodare e per farsi accarezzare dagli umani, che adorano, ma con una legittima riserva.





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